Il festino di Santa Rosalia a Palermo
Come accade ogni anno, nel periodo compreso tra il 10 e il 15 di luglio, i palermitani celebrano la Santa Patrona della città, Santa Rosalia, Proprio nei giorni del Festino, le strade della città normanna si popolano di turisti provenienti da ogni parte del mondo e, tapezzata di manifesti, ambulanti e bancarelle, diventa un vero e proprio mercato a cielo aperto che, partendo dal Foro italico, arriva fino alla Cattedrale.
Il ricco calendario di eventi programmati nei giorni del Festino è la prova tangibile di quanto importante sia Santa Rosalia per la città di Palermo, una città moderna e contemporanea che non vuole rinunciare alla sua storia e alle sue tradizioni, alle processioni, alle celebrazioni e a tutto quello che è legato, in un connubio perfetto di tradizioni popolari e religiose, ai giorni della Santuzza.
Il culmine dei festeggiamenti si ha nei giorni 14 e 15 luglio. La maggior attrazione del 14 luglio è rappresentata dal Carro Trionfale, una gigantesca macchina scenica, realizzata per la prima volta nel 1686, alla cui sommità troneggia la statua di Santa Rosalia, coronata di rose, il quale percorre il Cassaro, ovvero via Vittorio Emanuele, fino a Porta Felice, accompagnato da musici e cantori.
La giornata si chiude con gli spettacolari giochi pirotecnici a mare. Il 15 luglio, invece, è dedicato alla festività religiosa con la processione dell'urna argentea, contenente le reliquie della Santuzza, lungo le vie del centro storico.
La devozione palermitana per Santa Rosalia è profonda e contraddittoria come tutte le cose di casa nostra. Profonda perché il palermitano non si accontenta di celebrarla una volta sola. Ha bisogno di due date: il 15 luglio e il 4 settembre. A metà luglio, è la Santa a scendere in città circondata dall'amore e dalla devozione di migliaia di persone; il 4 settembre (giorno della nascita della Santa), sono i palermitani che ricambiano la visita, con l'acchianata , percorrendo l'antica strada che dalle falde porta alla grotta sul Monte Pellegrino. Il luogo deputato dell'incontro tra la Santa e la cittadinanza, nel Festino di luglio, è il Foro Italico che, per l'occasione si riempie di bancarelle dove si replica un rito gastronomico fortemente legato all'evento. Ci sono i mulunari con le angurie che galleggiano nelle vasche di acqua ghiacciata, i venditori di fichi d'india, i venditori di calia e simenza, ovvero ceci tostati e semi di zucca, ma, dove si possono anche gustare i luppini, le fave secche tostate, i cruzziteddri (castagne secche), la cubbaita (dolce di zucchero), la mandorlata e la nocciolata, ma il Festino è, soprattutto, il trionfo dei babbaluci, le lumache.
Quest’anno Palermo celebra il 400° anniversario dal ritrovamento del corpo miracoloso di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo, simbolo di rinascita e di speranza insieme.